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Femminicidio Ilaria Sula a Roma

Samson lucido e calcolatore, come ha fatto a tornare subito alla ‘normalità’ dopo aver ucciso Ilaria Sula

La freddezza e la lucidità mostrata da Samson dopo il femminicidio di Ilaria ci confermano quanto l’uomo avesse raggiunto il suo scopo uccidendo la ragazza e si sentisse pertanto libero da quella che per lui rappresentava fonte delle sue sofferenze. Ilaria Sula è un’altra vittima di femminicidio, un’altra donna uccisa in nome di un diritto di potere rivendicato dall’uomo che diceva di amarla.
A cura di Margherita Carlini
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Nell’ordinanza di convalida del fermo, con richiesta di custodia cautelare in carcere per Marc Antony Samson, accusato di aver ucciso Ilaria Sula e di averne occultato il corpo, si legge che è apprezzabile nell’uomo un “atteggiamento di forte autocontrollo e lucidità”.

La giudice per le indagini preliminari Antonella Minunni pone in risalto soprattutto la capacità di Samson “nonostante avesse detto più volte di non riuscire a vivere senza Ilaria e non immaginare una vita senza di lei, dopo averla brutalmente uccisa” di “entrare nella normalità sin da subito”, addirittura uscendo con un’amica di Ilaria e parlando con lei di questioni banali.

Una descrizione questa, cioè quella della condotta posta in essere da Samson nei momenti immediatamente successivi al femminicidio di Ilaria e all’occultamento del suo cadavere, che restituisce il funzionamento di chi arriva a uccidere la partner o ex partner per rivendicare il proprio potere.

La relazione tra Ilaria Sula e Marc Samson

Samson descrive il suo rapporto con Ilaria come “una relazione normale con alti e bassi come ogni rapporto”, una relazione che andrebbe in crisi nel momento in cui Ilaria gli chiede trasparenza in merito al suo percorso universitario.

Già questa richiesta, lo carica di una profonda ansia da prestazione, riferirà lo stesso Samson, fino ad arrivare alla scelta di Ilaria di interrompere la relazione. Un rifiuto che Samson percepisce come intollerabile, tanto che la relazione tra i due, almeno in termini di contatti, continuerebbe da gennaio fino al giorno del femminicidio. Non conosciamo le motivazioni di tutto ciò, o meglio, abbiamo solo la versione di Samson che attribuisce ogni responsabilità ad Ilaria, descrivendola come una ragazza ambivalente.

Per quanto possa stridere la contraddizione in essere, come sottolinea la Gip, di un uomo che si dice “disposto a combattere” per riavere Ilaria ma poi la uccide brutalmente, tale comportamento è espressione della cultura del potere che sottende la violenza maschile contro le donne, non solo il femminicidio di Ilaria Sula.

L’altra è depersonalizzata, ha un valore positivo solo se aderisce alle aspettative dell’uomo, sia nel suo modo di essere che nelle sue condotte. Quando l’altra rivendica la propria autonomia ed il diritto di emanciparsi da una relazione in cui non è felice, il suo atteggiamento viene percepito come fonte di una sofferenza intollerabile.

E’ probabile che Samson abbia combattuto per riavere Ilaria, ma la battaglia era proprio contro di lei, contro il suo desiderio di essere libera, un desiderio che lui non ha voluto accettare. Pertanto Samson, in un’escalation di rabbia e frustrazione che percepiva intollerabili, ha iniziato a maturare la volontà di eliminare la fonte delle sue sofferenze, Ilaria.

La violenza è sempre una scelta

E’ inverosimile in questa cornice, oltre che contraria alla letteratura di merito, la versione che lo stesso fornisce del femminicidio come frutto di un raptus di rabbia e gelosia. Eliminando Ilaria, Samson sceglie di eliminare la fonte delle sue sofferenze e lo fa in maniera lucida e fredda. Perché lo ricordiamo, la violenza è sempre una scelta.

Volendo aderire alla sua versione infatti, Samson avrebbe potuto scegliere di farsi aiutare per superare questo momento di difficoltà, avrebbe potuto seguire i tanti consigli degli amici a cui si era rivolto per parlare dei suoi problemi con Ilaria ed invece ha scelto di ucciderla. Ha scelto di eliminarla, di farla scomparire, uccidendola ed occultandone il corpo e ponendo in essere, negli attimi e nei giorni immediatamente successivi, un depistaggio che aveva lo scopo di far credere a tutti che Ilaria se ne fosse andata volontariamente, allontanando da sé ogni responsabilità.

Samson freddo e lucido dopo il femminicidio

Oggi sappiamo che Samson ha utilizzato il telefono della ragazza per comunicare con chi la cercava preoccupato e all’indomani del femminicidio, l’uomo ha incontrato anche un’amica di Ilaria, fingendo di avere in programma un appuntamento con un’altra ragazza. Fingendo pertanto di aver accettato la fine della relazione con Ilaria e di essere andato avanti.

Sappiamo che non è così. Di certo la freddezza e la lucidità mostrata da Samson dopo il femminicidio di Ilaria ci confermano quanto l’uomo avesse raggiunto il suo scopo uccidendo la ragazza e si sentisse pertanto libero da quella che per lui rappresentava fonte delle sue sofferenze. Ilaria Sula è un’altra vittima di femminicidio, un’altra donna uccisa in nome di un diritto di potere rivendicato dall’uomo che diceva di amarla.

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Sono Psicologa Clinica, Psicoterapeuta e Criminologa Forense. Esperta di Psicologia Giuridica, Investigativa e Criminale. Esperta in violenza di genere, valutazione del rischio di recidiva e di escalation dei comportamenti maltrattanti e persecutori e di strutturazione di piani di protezione. Formatrice a livello nazionale.
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